home page home page home page home page
area clinica contributi degli esperti consulenza psicologica risorse di psicologia area riservata chi siamo

Quadro clinico maniacale

Quadro clinico maniacale
L'episodio maniacale ha esordio piu' rapido rispetto a quello depressivo: e' in genere preceduto da un periodo di iperattivita', eccessiva contentezza, loquacita' -parametro da tenere in considerazione in soggetti solitamente riservati-.
Nel periodo di stato, si ha un'elevazione del tono dell'umore, per cui il paziente appare allegro, euforico: in verita' sono sufficienti piccole frustrazioni, minimi contrasti perché al benessere subentri rabbia, irritazione o crisi di pianto di breve durata.

L'individuo si nasconde in una corazza fragilissima che non lo protegge affatto, anzi, una volta rotta, lo rende molto piu' vulnerabile agli stimoli esterni di qualsiasi altra persona. A questa apparente euforia si associa un incremento dell'attivita' motoria con il soggetto che non riesce a stare fermo; e' irrequieto, loquace se non logorroico, ampolloso nel linguaggio che pero' non maschera la retoricita' dei discorsi che non hanno senso, che sono vuoti, illogici senza nessi associativi.

In poco tempo diventa insopportabile e la gente tende ad allontanarlo ignorando che, quando all'euforia seguira' una rapida caduta del tono dell'umore, questo atteggiamento potra' condannare il soggetto a vivere un'esperienza talmente straziante che solo un gesto estremo potrebbe concludere. Per il paziente tutto e' realizzabile "Hic et Nunc", ma i progressivi deficit dell'attenzione, della capacita' di relazione, di sintesi e di pensiero rendono questo intento sempre piu' arduo ed e' a questo punto che si accorge che tutto non va come vorrebbe, che gli altri tendono ad evitarlo, che tutto comincia a non avere un senso come i discorsi che pronuncia.

Durante l'episodio maniacale, la sintomatologia neurovegetativa e' speculare a quella depressiva: si riduce la necessita' di dormire come pure quella di alimentarsi, perché il paziente vuole sempre stare attivo per perseguire quel fine che progressivamente anche ai suoi occhi va smaterializzandosi; la durata varia da qualche giorno a qualche mese ed al termine dell'episodio il soggetto ritorna ad uno stato eutimico o, molto spesso, presa coscienza del niente che ha perseguito o che ha ottenuto, sprofonda in uno stato depressivo classico.
 

 

Il testo contenuto in questa pagina è stato attentamente selezionato

da PSICOLOGIA ITALIA su WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera  http://it.wikipedia.org
Viene riprodotto liberamente con GNU Free Documentation License (
http://www.gnu.org )

e rilasciato con la stessa licenza e condizioni. Lo scopo di Psicologia Italia è di selezionare con queste pagine una fonte di informazione liberamente disponibile.
- Disclaimer -

 

Direttore:   Dott. Pierpaolo Casto   

- Psicologo e Psicoterapeuta - Specialista in Psicoterapia Cognitivo - Comportamentale

Studio: Via Mazzini, 76   73042  CASARANO  ( Lecce )  

Tel.   328. 9197451

 

 
area clinica contributi degli esperti consulenza psicologica risorse di psicologia area riservata chi siamo
  © Psicologia Italia dal 2004 - Tutti i diritti relativi a grafica sono riservati.