La bulimia è una patologia legata ai disturbi del
comportamento alimentare.
È frequente negli adolescenti e nei giovani adulti. Colpisce
prevalentemente soggetti di sesso femminile (90%).
Generalmente compare attorno ai 12 - 14 anni (tarda
adolescenza) o nella prima età adulta (18-19 anni).
Si distingono due tipi di bulimia:
con condotte di eliminazione che vedono il soggetto ricorrere
regolarmente a vomito autoindotto oppure all'uso inappropriato
di lassativi, diuretici o enteroclismi.
senza condotte di eliminazione che vede il soggetto bulimico
adottare regolarmente comportamenti compensatori
inappropriati, ma non dedicarsi regolarmente al vomito
autoindotto o all'uso inappropriato di lassativi, diuretici o
enteroclismi.
Clinicamente la bulimia è denotata da episodi in cui il
soggetto sente un bisogno impulsivo di assumere spropositate
quantità di cibo, correlati da una spiacevole sensazione di
non essere capace di controllare il proprio comportamento.
L'episodio bulimico è caratterizzato dall'atteggiamento
compulsivo con cui il cibo è ingerito e non dal desiderio di
mangiare un determinato alimento.
Gli episodi bulimici possono essere scatenati da alterazioni
dell'umore, stati d'ansia o stress. In alcuni casi gli episodi
bulimici possono anche essere programmati anticipatamente.
Non vengono considerati episodi bulimici quei casi in cui vi è
un'elevata assunzione di cibo saltuariamente e in contesti e
situazioni particolari, né il continuo "spiluccare" durante la
giornata.
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