home page home page home page home page
area clinica contributi degli esperti consulenza psicologica risorse di psicologia area riservata chi siamo

Terapia farmacologica dell'ansia

I sintomi acuti dell'ansia sono spesso controllati con farmaci ansiolitici come le benzodiazepine. Il diazepan (valium) era uno dei primi farmaci di questo tipo. Oggi vediamo una vasta serie di farmaci anti-ansia che sono basati su benzodiazepine, sebbene solo due sono state approvate per gli attacchi di panico, Klonopin e Xanax. Tutte le benzodiazepine provocano assuefazione e l'uso prolungato dovrebbe essere attentamente monitorato da un medico, preferibilmente uno psichiatra. È molto importante che una volta messo a regime l'uso regolare di benzodiazepine, l'utente non dovrebbe interrompere la cura bruscamente.

Alcuni dei SSRI (selective serotonin reuptake inhibitors) sono stati usati con vari gradi di successo per curare pazienti che hanno ansia cronica, i migliori risultati si sono visti con quelli che esibiscono sintomi di depressione clinica e contemporaneamente un disturbo di ansia generalizzata. I beta-bloccanti vengono anche usati per curare i sintomi somatici associati con l'ansia, specialmente l'insicurezza della “paura del palcoscenico”.

Molti studiosi credono che le benzodiazepine e altri farmaci anti-ansia siano eccessivamente prescritti e portano potenzialmente assuefazione. Il fatto che la classe delle benzodiazepine portino dipendenza diventò chiaro nella metà degli anni sessanta, quando il Valium (diazepan), il primo psicofarmaco della sua classe ad essere approvato dalla FDA (Federal Drug Administration), che risultò in migliaia di persone che rapidamente mostravano i sintomi classici della dipendenza quando veniva usato costantemente per più di una settimana o due.

La benzodiazepina che porta dipendenza più delle altre sembra essere Xanax a causa del suo inizio rapido e la emivita nel flusso sanguigno. Lo Xanax ha anche la dubbia prerogativa di essere la sola benzodiazepina che richiede il ricovero in ospedale in caso di interruzione come precauzione contro gli attacchi pericolosi e qualche volta fatali che sono parte del processo di disintossicazione. Nessun altro farmaco in questa classe ha mostrato questo effetto collaterale mortale, sebbene l'interruzione brusca di qualunque benzodiazepina può risultare in dolore allo stomaco, crampi, aumento dell'ansia, insonnia ed altri segni della privazione.


 

 

Il testo contenuto in questa pagina è stato attentamente selezionato

da PSICOLOGIA ITALIA su WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera  http://it.wikipedia.org
Viene riprodotto liberamente con GNU Free Documentation License (
http://www.gnu.org )

e rilasciato con la stessa licenza e condizioni. Lo scopo di Psicologia Italia è di selezionare con queste pagine una fonte di informazione liberamente disponibile.
- Disclaimer -

 

Direttore:   Dott. Pierpaolo Casto   

- Psicologo e Psicoterapeuta - Specialista in Psicoterapia Cognitivo - Comportamentale

Studio: Via Mazzini, 76   73042  CASARANO  ( Lecce )  

Tel.   328. 9197451

 

 
area clinica contributi degli esperti consulenza psicologica risorse di psicologia area riservata chi siamo
  © Psicologia Italia dal 2004 - Tutti i diritti relativi a grafica sono riservati.