home page home page home page home page
area clinica contributi degli esperti consulenza psicologica risorse di psicologia area riservata chi siamo

Quadro clinico depressivo

Quadro clinico depressivo
L'episodio depressivo vero e proprio, quello per il quale si pensa di aver abbondantemente "toccato il fondo", e' spesso preceduto da prodromi quali tensione, ansia, astenia, insonnia, senza pero' alcuna compromissione socio-lavorativa rilevante; il periodo di stato e' caratterizzato da tristezza, umore cupo e avvilito oppure da agitazione, irrequietezza associati ad un costante senso di colpevolezza, ad un rimorso verso qualcosa che non riusciamo a individuare.

Il soggetto appare apatico, anedonico, "pieno di un niente che pero' pesa come una macigno" al torace o alla "bocca dello stomaco" (epigastrio), rallentato nei movimenti, trascurato nella cura della propria persona, invecchiato, dimesso; la mimica facciale e' inerte così come il linguaggio che risulta sempre piu' scarno e la voce sempre piu' debole.
Il soggetto si isola, non va al lavoro, interrompe i rapporti sociali che deteriorandosi contribuiscono al suo ulteriore distacco dal resto del mondo: spesso rimane addirittura a letto in uno stato di stupore depressivo per cui non si veste, non mangia, non parla.

Si trasforma lentamente in un vegetale. La funzione cognitiva risulta sempre piu' rallentata: l'ideazione e' incostante e faticosa, l'attenzione polarizzata su pochi argomenti che hanno come comune denominatore il fallimento del soggetto in tutti i campi, dal sociale al lavorativo, dall'affettivo all'economico.
Le costanti preoccupazioni che lo assillano in alcuni casi si trasformano in veri e propri deliri secondari al disturbo depressivo con il soggetto che tende a costruzioni fantastiche che non possono non concludersi se non con la rovina, o addirittura la morte, del paziente, per evitare le quali il suicidio sembra l'unica via di fuga.

Tra i disturbi neurovegetativi, attribuibili ad alterazioni omeostatiche del sistema limbico-diencefalico (il "generatore ed elaboratore delle emozioni"), il piu' precoce e' rappresentato dall'insonnia con il soggetto che lamenta un sonno non ristoratore, disturbato da una spiacevole attivita' onirica; seguono calo dell'appetito con vistoso dimagrimento e disturbi della sfera sessuale con calo della libido fino al completo disinteresse.
Come gia' accennato, la profonda demoralizzazione spinge buona parte dei soggetti a pianificare il suicidio, soluzione scelta dalla stragrande maggioranza dei depressi dei paesi del nord Europa, dato che sottolinea ancora una volta l'importanza del fattore ambientale nell'eziologia multifattoriale del disturbo


 

 

Il testo contenuto in questa pagina è stato attentamente selezionato

da PSICOLOGIA ITALIA su WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera  http://it.wikipedia.org
Viene riprodotto liberamente con GNU Free Documentation License (
http://www.gnu.org )

e rilasciato con la stessa licenza e condizioni. Lo scopo di Psicologia Italia è di selezionare con queste pagine una fonte di informazione liberamente disponibile.
- Disclaimer -

 

Direttore:   Dott. Pierpaolo Casto   

- Psicologo e Psicoterapeuta - Specialista in Psicoterapia Cognitivo - Comportamentale

Studio: Via Mazzini, 76   73042  CASARANO  ( Lecce )  

Tel.   328. 9197451

 

 
area clinica contributi degli esperti consulenza psicologica risorse di psicologia area riservata chi siamo
  © Psicologia Italia dal 2004 - Tutti i diritti relativi a grafica sono riservati.