Nella cultura popolare, il termine paranoia viene usato per
descrivere eccessiva preoccupazione nei confronti del proprio
benessere, suggerendo talvolta che una persona abbia
convinzioni persecutorie riguardanti una minaccia nei propri
confronti o verso le sue proprietà, che sono spesso legate a
una credenza nelle teorie del complotto.
In psichiatria, il termine paranoia venne
usato da Emil Kraepelin per descrivere una malattia mentale
nella quale una credenza allucinatoria è l'unica o la
principale caratteristica. Questo uso è oggi ampiamente
obsoleto e il termine è più tipicamente usato in senso
generale per indicare una qualsiasi allucinazione
autoreferenziale, o più in particolare un'allucinazione che
riguarda la paura di persecuzione. L'uso esatto del termine è
cambiato nel corso del tempo, e per questo motivo l'uso
psichiatrico può variare.
Indice
1 Uso in psichiatria
2 Esempi di paranoia clinica
3 Rappresentazione della paranoia nella
cultura popolare
- Uso in psichiatria
Nel suo tentativo originale di
classificare diverse forme di malattia mentale, Emil Kraepelin
usò il termine paranoia pura per descrivere una condizione in
cui era presente un'allucinazione, ma senza alcun apparente
deterioramento delle facoltà intellettuali e senza alcuna
delle altre caratteristiche della demenza precoce. Tale
condizione venne in seguito ribattezzata schizofrenia.
Il termine originario greco, pa?????a
(paranoia) significa autoreferenziale, ed in questo senso
venne adottato da Kraepelin. Va notato che in questa
definizione la credenza non deve essere persecutoria per
essere classificata come paranoide, così un numero di credenze
illusorie che sono incentrate attorno al proprio sé possono
essere classificate come paranoia. Ad esempio, una persona che
ha come unica credenza illusoria quella di essere un
importante figura religiosa verrebbe classificata da Kraepelin
come affetta da 'paranoia pura'.
Anche se la diagnosi della paranoia pura
non è più usata da tempo (essendo stata soppiantata dalla
diagnosi del disturbo allucinatorio) l'uso del termine per
indicare la presenza di allucinazioni in generale, piuttosto
che di specifiche allucinazioni persecutorie, sopravvive nella
classificazione della schizofrenia paranoide, la quale denota
una forma di schizofrenia nella quale le allucinazioni sono
prevalenti.
Più recentemente, l'uso clinico del
termine è stato impiegato per descrivere allucinazioni nelle
quali la persona affetta crede di essere perseguitata. in
particolare, sono state definite come contenenti due elementi
centrali:
L'individuo pensa che gli stia capitando
o gli capiterà qualcosa di male.
L'individuo pensa che il persecutore
abbia intenzione di fargli del male.
La paranoia è spesso associata a disturbi
psicotici, in particolare la schizofrenia, anche se
caratteristiche attenuate possono essere presenti in altre
diagnosi principalmente non-psicotiche, come il Disturbo
paranoide della personalità.
- Esempi di paranoia clinica
Nell'uso non ristretto del termine, le
comuni allucinazioni paranoidi possono includere la credenza
che una persona sia pedinata, avvelenata o amata a distanza
(spesso da un personaggio dei media o da una persona
importante, un'allucinazione chiamata erotomania o sindrome di
de Clerambault).
Altre comuni allucinazioni paranoidi
comprendono la credenza che il soggetto abbia una malattia
immaginaria o un infezione da parassiti (parassitosi
allucinatoria); che il soggetto sia impegnato in una missione
speciale o sia stato scelto da Dio; che al soggetto vengano
inseriti dei pensieri o che gli vengano rimossi dal pensiero
cosciente; o che le azioni del soggetto siano controllate da
forze esterne.
Molti governanti dispotici (ad esempio
Stalin) presumibilmente soffrirono di paranoia. Ciò presenta
una domanda interessante perché nel caso di Stalin, è
probabile che molte persone lo volessero realmente morto
(alcune teorie sulla sua morte sostengono che venne
avvelenato). Potrebbe essere che con un numero sufficiente di
nemici sia impossibile non essere clinicamente paranoici?
Potrebbe sempre essere possibile identificare un paranoico in
tale situazione attraverso le sue dichiarazioni irrealistiche
sulla minaccia relativa presentata da diversi nemici, ma non è
chiaro il fatto che le persone non-paranoiche siano in grado
di fare tale distinzione. Ciò solleva interessanti questioni
filosofiche circa il criterio col quale possiamo diagnosticare
una credenza come paranoica o allucinatoria, oltre a
rammentare il famoso detto: "Solo perché sei paranoico, non
significa che non ti stiano dando la caccia".
- Rappresentazione della paranoia nella
cultura popolare
Nella cultura popolare la paranoia è
spesso rappresentanta come comprendente:
Il credere di avere poteri speciali o di
essere impegnati in una missione speciale ("mania di
grandezza");
Teorie del complotto, come vedere notizie
apparentemente non correlate come facenti parte di un più
grande piano, tipicamente cospiratorio
Fenomeni di controllo di massa (tipo
echelon)
Persecuzione da parte di avversari
potenti come UFO, società segrete o demoni
Il controllo mentale attraverso raggi
invisibili e simili;
Paura dell'avvelenamento, del cibo (ad
es. aspartame) o dell'acqua (ad es. fluorizzazione) come parte
di un piano segreto.
Leggere un libro (o guardare un film) e
sentire che la propria vita è come quella della storia
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