Paradossi ed esagerazioni
Portando
un’idea al suo estremo, il terapista può aiutare il paziente
ad affrontare una credenza più direttamente. Certamente, il
terapista deve essere molto cauto nel non ridicolizzare,
insultare, o imbarazzare il paziente. Quando il terapista
accentua un atteggiamento estremo, focalizzando termini
assoluti come “mai”, sempre”, “nessuno”, “tutti”, ... il
paziente spesso sarà spinto a modificare il suo atteggiamento
da una visione estrema ad una posizione più mediana. C’è
comunque un rischio che il paziente, ad esempio depresso,
possa prendere sul serio tale intervento del terapista e
vedere confermato il proprio sentimento di mancanza di
speranza, oppure ad esempio nel paziente fobico, vedere
confermato il rischio del pericolo personale.
Il terapista
che usa tale intervento deve tenere sotto controllo i seguenti
criteri: a) un forte relazione con il paziente, b) tempo a
disposizione, c) un buon livello di sensibilità per sapere
quando uscire dal paradosso, d) un buon senso dell’umorismo.
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