In neuroscienza e
in psicologia, la memoria è la capacità del cervello di
conservare informazioni.
Le fasi principali nell'elaborazione della memoria sono:
La codifica: l'elaborazione delle informazioni ricevute.
L'immagazzinamento: la creazione di registrazioni permanenti
delle informazioni codificate.
Il richiamo: il recupero delle informazioni immagazzinate, in
risposta a qualche sollecitazione.
Si può classificare i tipi di memoria in base ad almeno due
criteri:
La persistenza del ricordo.
Il tipo delle informazioni memorizzate.
Indice
1 Classificazione per durata
2 Classificazione per tipo di informazione
3 Fisiologia
4 Patologia
Classificazione per durata
Il più diffuso criterio di classificazione della memoria si
basa sulla durata della ritenzione del ricordo, e identifica
tre tipi distinti di memoria: la memoria sensoriale, la
memoria a breve termine, e la memoria a lungo termine.
La memoria sensoriale conserva le informazioni grezze appena
percepite, e, nella maggior parte dei casi, dura fino a
pochissimi secondi. Alcune delle informazioni contenute nella
memoria sensoriale, possono passare, opportunamente
codificate, nella memoria a breve termine, che può conservarle
fino a pochi minuti. Alcune delle informazioni contenute nella
memoria a breve termine, possono passare nella memoria a lungo
termine, che può conservarle per giorni o tutta la vita.
Per esempio, se ascoltiamo un numero a caso di sette cifre in
una lingua a noi completamente incomprensibile, siamo in grado
di ripeterlo solo immediatamente dopo averlo ascoltato
(memoria sensoriale). Se, invece, il numero è pronunciato
nella nostra lingua, i suoni vengono codificati in simboli che
è possibile ricordare per alcune decine di secondi (memoria a
breve termine). D'altra parte, conosciamo il nostro numero di
telefono perché l'abbiamo ripetuto numerose volte (memoria a
lungo termine).
La teoria prevalente sostiene che la memoria sensoriale e la
memoria a breve termine si realizzino tramite modifiche
transitorie nella comunicazione neuronale, mentre la memoria a
lungo termine si realizzi tramite modifiche più stabili nella
struttura neuronale.
Alcuni psicologi sostengono che la classificazione della
memoria in base alla durata sia ingiustificata, e sia solo il
risultato di diversi livelli di attivazione all'interno di un
unico magazzino.
Classificazione per tipo di informazione
La memoria a lungo termine può essere suddivisa in:
Memoria dichiarativa (o esplicita): riguarda le informazioni
comunicabili e che vengono richiamate consciamente.
Memoria procedurale (o implicita): riguarda le informazioni
relative a comportamenti automatici.
La memoria dichiarativa può essere ulteriormente suddivisa in
memoria episodica, che riguarda le informazioni specifiche a
un contesto particolare, come un momento e un luogo, e memoria
semantica, che riguarda idee e affermazioni indipendenti da
uno specifico episodio. Per fare degli esempi, il ricordo
della trama di un romanzo o di un film riguarda la memoria
episodica, mentre ricordarsi il nome dei personaggi dello
stesso romanzo o film riguarda la memoria semantica. La
memoria autobiografica è un caso particolare della memoria
episodica, che riguarda episodi realmente avvenuti al soggetto
stesso.
La memoria procedurale riguarda invece soprattutto le abilità
motorie e fonetiche, che vengono apprese con il semplice
esercizio e utilizzate inconsciamente.
Oggi possiamo dire che nei due tipi di memoria (dichiaratica o
esplicita e procedurale o implicita) sono implicate zone
cerebrali diverse. Mentre la memoria dichiarativa viene
principalmente controllata dalla corteccia cerebrale, in
particolare quella temporale, nella memoria procedurale sono
implicate le strutture sottocorticali, in particolare in
gangli della base.
Fisiologia
Dati relativi ai circuiti neuronali interessati al
trasferimento delle informazioni nella memoria a lungo termine
sono stati ottenuti dall'esame di soggetti con Sindrome di
Korsakoff (nell'alcoolismo cronico). I pazienti con sindrome
di Korsakoff conservano una buona memoria per le esperienze
precedenti all'insorgere della malattia, ma hanno perduto la
capacità di trasferire le loro esperienze attuali nella
memoria a lungo termine. L'esame anatomico del cervello di
questi pazienti dimostra che le strutture centrali più lese
sono:
Nucleo medio-dorsale del Talamo
Corpi mammillari
Ippocampo
L'ippocampo è la struttura indispensabile alla fissazione
della traccia di memoria. L'ippocampo non è la sede
dell'immagazzinamento, ma partecipa alla codificazione delle
informazioni che lo raggiungono dalla corteccia associativa
cerebrale.
Nel sistema nervoso dei vertebrati il fenomeno elementare di
apprendimento più conosciuto è il "Potenziamento a lungo
termine" (Long Term Potentiation, LTP). Nei neuroni
dell'ippocampo una stimolazione elettrica ad alta frequenza
delle vie afferenti eccitatorie è capace di determinare un
forte aumento dell'ampiezza delle risposte successive che si
mantiene per ore o per giorni. Queste variazioni funzionali
del circuito sono attribuiti a modificazioni della
trasmissione sinaptica. In questi sinapsi eccitatorie il
mediatore è il Glutammato.
Patologia
Molto dell'odierna conoscenza sulla memoria è derivato dallo
studio clinico dei disturbi della memoria.
La perdita di memoria è chiamata amnesia. Ci sono molti tipi
di amnesia; studiando le loro diverse forme e osservando i
difetti organici che appaiono nei singoli sottosistemi del
cervello, si può ipotizzare la funzione di tali sottosistemi
in un cervello normale.
Tra i disturbi della memoria annoveriamo:
La paramnesia, cioè la falsificazione della memoria attraverso
una distorsione del ricordo.
L'ipermnesia, che è un'esagerata ritenzione mnestica.
L'immagine eidetica, cioè un ricordo visivo vissuto talmente
vividamente da sembrare un'allucinazione.
Il ricordo paravento, cioè un ricordo che a livello conscio è
tollerabile ma che nasconde, inconsciamente, un evento
traumatico.
La rimozione, cioè la dimenticanza inconsapevole di eventi
considerati inaccettabili.
La letologia, che è la temporanea incapacità di ricordare un
nome proprio o di un oggetto. |