Spesso i primi attacchi sono scatenati da una malattia fisica,
uno stress severo o alcuni farmaci. Alcune persone che tendono
a prendersi troppe responsabilità possono sviluppare la
tendenza a soffrire di attacchi di panico. Anche i pazienti
con DPTS mostrano una maggiore frequenza di disturbo di panico
rispetto alla popolazione generale. Le cause esatte del
disturbo da panico sono ignote e sono soggette ad una intensa
ricerca scientifica.
Studi condotti su animali ed umani si sono concentrati nel
localizzare le aree specifiche del cervello che sono coinvolte
nei disturbi di ansia come il disturbo di panico. La paura,
un’emozione che si è evoluta per affrontare il pericolo, causa
un’automatica, rapida risposta protettiva, che avviene senza
il bisogno di pensiero cosciente. È stato scoperto che la
risposta di paura è coordinata da una piccola ma complicata
struttura all’interno del cervello, chiamata amigdala.
Anche l’ipoglicemia può causare attacchi di panico. In questa
condizione i recettori dell’insulina non rispondono in maniera
appropriata all’insulina, interferendo con il trasporto di
glucosio attraverso le membrane delle celle. Il cervello
dipende da un rifornimento sostenuto di glucosio, la sua unica
fonte di energia. Quando si verifica una caduta improvvisa dei
livelli di zucchero nel sangue, il cervello manda un segnale
ormonale alle ghiandole adrenergiche per produrre adrenalina.
Questo ormone agisce innalzando il livello di zuccheri nel
sangue convertendo il glicogeno in glucosio, perciò prevenendo
la mancanza di energia al cervello, ma è anche un ormone del
panico che è responsabile degli attacchi di paura.
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