La cura
Il disturbo di panico è reale e potenzialmente debilitante, ma
può essere controllato con cure specifiche. A causa dei
sintomi che accompagnano il disturbo di panico, può essere
scambiato erroneamente per una cardiopatia o altre malattie
mediche pericolose. Questo malinteso spesso aggrava o scatena
attacchi futuri nelle persone disinformate. Spesso le persone
vanno al pronto soccorso quando hanno un attacco di panico e
possono essere fatti test medici completi per escludere queste
altre condizioni di salute.
Altri spesso cercano di rassicurare le persone che hanno un
attacco di panico che non sono in un grande pericolo.
Espressioni del tipo “niente di serio”, “tutto nella tua
testa” o “niente di cui preoccuparsi” possono dare
l’impressione che non vi è alcun problema reale e che la cura
non sia possibile oppure non sia necessaria. Comunque, mentre
i sintomi e la serietà del disturbo di panico è molto reale,
la sensazione del panico o del morire che accompagnano molti
attacchi di panico sono esagerate. Una notizia importante che
molti medici danno a chi soffre di disturbo di panico è che
mentre il corpo è sotto l’effetto di un attacco, non si è in
pericolo di vita (a parte le reazioni supplementari come fare
un incidente con la macchina, correre in mezzo al traffico,
suicidarsi, ecc.). Dunque se chi soffre di disturbo di panico
può anticipare un attacco e trovare un posto sicuro dove
sfogare la crisi, vi sono pochi rischi immediati.
La cura per il disturbo di panico include farmaci e la
psicoterapia. Spesso sono risultate più idonee terapie brevi o
terapie orientate alla soluzione dei sintomi (fra cui
psicoterapie cognitive e cognitivo-comportamentali che
insegnano come vedere differentemente gli attacchi di panico e
mostrano come ridurre l’ansia e psicoterapie "ericksoniane"
che sono in grado di agire in alcuni casi più rapidamente).
Cure appropriate da un professionista esperto possono ridurre
o prevenire gli attacchi di panico nel 70-90% di persone con
disturbo di panico. La maggior parte dei pazienti mostrano un
significativo progresso dopo poche settimane di terapia.
Possono capitare delle ricadute, ma spesso tali ricadute
possono essere efficacemente curate proprio come l’episodio
iniziale.
Il 95% di pazienti che cercano una cura attivamente guariscono
quasi completamente entro 10-20 settimane dai sintomi più
gravi degli attacchi di panico, ma un miglioramento
significativo può essere già visto nelle prime settimane di
terapia in molti casi. A volte coloro i quali soffrono di
disturbo di panico sviluppano agorafobia: le situazioni
sociali possono scatenare attacchi e guidare può risultare
impossibile. Questo può essere uno degli effetti collaterali
più dannosi del disturbo di panico, in quanto può impedire ai
malati di cercare la cura in prima battuta.
I farmaci possono essere usati per interrompere la connessione
psicologica tra una fobia specifica e gli attacchi di panico,
riducendo la frequenza di attacchi di panico nel futuro. I
farmaci possono includere antidepressivi (SSRI, MAOI, ecc.)
presi ogni giorno, o ansiolitici (benzodiazepine, per esempio:
Valium, Xanax, ecc.) durante o in previsione degli attacchi di
panico. L’esposizione allo stimolo fobico diverse volte, senza
che risulti un attacco di panico (a causa dei farmaci) riesce
spesso a rompere lo schema fobia-panico, permettendo alle
persone di riprendere il funzionamento normale gradualmente
anche in assenza di farmaci. Comunque per le fobie meno
importanti che si sviluppano come risultato dell’attacco di
panico, se prese per tempo, possono essere eliminate tramite
una terapia adeguata (come la cognitivo comportamentale).
Oltre a tutto il resto, le persone che soffrono di disturbo di
panico, possono avere bisogno di cure per altri problemi. La
depressione clinica viene spesso associata con il disturbo di
panico, così come l’alcolismo e l’abuso di sostanze. Circa il
30% delle persone che soffrono di disturbo di panico fanno uso
di alcol e il 17% fanno uso di sostanze come cocaina o
marijuana per alleviare l’angoscia e lo stress causati dalla
propria condizione. Uno studio ha anche suggerito che i
tentativi di suicidio potrebbero essere più frequenti nelle
persone che soffrono di disturbo di panico, sebbene questo
studio rimanga controverso. Come per molti altri disturbi,
avere una struttura di supporto o una famiglia e amici che
capiscono la situazione può aiutare ad aumentare la rapidità
di guarigione. Durante l’attacco non è inusuale per il malato
sviluppare una paura immediata e irrazionale, che può spesso
essere dispersa da un sostenitore che conosce la situazione.
Per una cura più seria e attiva ci sono gruppi di supporto per
i malati d’ansia che possono aiutare le persone a capire e
affrontare il disturbo.
Altre forme di trattamento includono il tenere un diario, in
cui il paziente annota le sue attività ed emozioni giorno per
giorno in un registro per trovare e affrontare il suo stress
personale, e gli esercizi di respirazione. Attività
anti-stress come il tai-chi, lo yoga e l’esercizio fisico
possono anche aiutare a migliorare le cause del disturbo di
panico.
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