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Esternalizzazione di voci e pensieri

 

Un metodo per trattare direttamente con i pensieri disfunzionali è quello di intrattenere il paziente in una sequenza di interazione verbale, dove il terapista eventualmente recita la parte delle ideazioni disfunzionali mentre il paziente è impegnato a criticarle e rispondervi adattivamente. All’inizio, il terapista può egli stesso rispondere produttivamente mentre il paziente gli comunica “on line” le proprie ideazioni disfunzionali, come in un processo di graduale allenamento (modellamento). Successivamente, il paziente potrà egli stesso dirigere le proprie critiche alle ideazioni “ad alta voce” portate dal terapista, il quale incrementerà sempre più, ma in modo graduale, il livello delle difficoltà. Questo metodo permette di studiare sia lo stile di adattamento del paziente sia il livello di acquisizione nella modificazione delle distorsioni ideative. Quando si esternalizzano le “voci” disfunzionali, sia il paziente sia il terapista sono in una posizione migliore per modificare le “voci” o “messaggi” in una varietà di modi più utili e funzionali. Il paziente può in questo modo riconoscere le caratteristiche irrazionali e disfunzionali in modo più chiaro e pieno. Anche il terapista è facilitato focalizzando più chiaramente il dialogo interno sia nello studiare le caratteristiche dell’eloquio del paziente cioè il tono, il contenuto, il contesto, le ambiguità pragmatiche, ma anche può egli stesso fungere da modello in alcune interazioni più critiche.

 

 

 

 

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