Con il disturbo di panico, una persona soffre di brevi
attacchi di terrore e apprensione intensi che causano tremore
e scosse, vertigini e difficoltà respiratorie. Chi è spesso
colpito da improvvisi accessi di ansia intensa potrebbe essere
afflitto da questo disturbo. L'APA, cioè American Psychiatric
Association (2000), definisce l'attacco di panico come una
paura o disagio che incomincia bruscamente e ha il suo picco
in 10 minuti o meno.
Sebbene gli attacchi di panico qualche volta sembrino venire
fuori dal nulla, generalmente capitano dopo esperienze
spaventose, stress prolungato o perfino dopo esercizio fisico.
Molte persone che hanno attacchi di panico (specialmente il
primo) pensano di avere avuto un attacco di cuore e spesso
finiscono dal loro medico o al pronto soccorso. Perfino se
tutti gli esami risultano nella norma, le persone si
preoccupano ancora, con le manifestazioni fisiche dell'ansia
che da sole rinforzano il loro timore che ci sia qualcosa che
non vada per il verso giusto nel corpo. La consapevolezza
estrema di qualunque piccola cosa che capita o che cambia nel
corpo può produrre dei momenti stressanti.
I normali cambiamenti nella frequenza cardiaca, come quando si
sale una rampa di scale verrà notata da un paziente di
disturbo di panico e lo porterà a pensare che qualcosa non va
con il cuore o che sta per avere un altro attacco di panico.
Qualcuno comincia a preoccuparsi eccessivamente e lascia
perfino il lavoro o si rifiuta di uscire da casa. Il disturbo
di panico può essere diagnosticato quando diversi attacchi
apparentemente spontanei portano l'individuo ad essere
preoccupato sui futuri attacchi. Una complicazione comune del
disturbo di panico è l'agorafobia, ansia riguardo l'essere in
una situazione da cui la via d'uscita è difficile o
imbarazzante (Craske, 2000; Gorman, 2000).
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