Discussione diretta
Molte volte
può essere di aiuto discutere direttamente con il paziente di
questioni che sono al centro della sua attenzione, in special
modo quando la situazione richiede un intervento forte per
evitare un comportamento impulsivo o autolesivo del paziente.
Il terapista in questi casi può rapidamente e direttamente
affrontare e discutere le cognizioni centrali attive del
paziente, ad esempio la mancanza di opzioni e di speranza nel
soggetto depresso con rischio di suicidio, anche se esso deve
essere usato con molta cautela per non stimolare reazioni
passivo-aggressive o oppositive del paziente. La base di
interventi di discussione diretta è più efficace ed utile
quando c’è una rapporto consolidato con il soggetto.
Gran parte
della seduta può essere impegnata nell’affrontare questioni e
punti poco chiari o problematici in uno stile di diretta
confrontazione, e spesso le informazioni che se ne ricavano
sono utili per un riesame della base dati raccolta con schede
o altri strumenti. Infatti, alcuni soggetti possono più
facilmente entrare in un atteggiamento naturale e proprio in
una discussione che invece in un lavoro di ricostruzione o di
dialogo immaginato svolto per proprio conto. Non è raro che
soggetti con scarse informazioni contenute negli strumenti
come schede o diari manifestino cognizioni disfunzionali se
stimolate e raccolte direttamente, “on line”.
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