Analisi delle evidenze e
dei dati
La richiesta
di fornire la dimostrazione o l’evidenza sulla quale il
paziente poggia le proprie credenze o il pensiero automatico
disfunzionale è utile al terapista per verificare la
consistenza dei dati e delle esperienze per poterle testare
con il paziente.
Tutte le
persone usano certe proprie personali evidenze per mantenere o
rafforzare una idea o una credenza. E’ utile insegnare al
paziente ad identificare e mettere in discussione l’evidenza e
i dati usati per mantenere le proprie idee inefficaci e disfunzionali.
Per fare ciò deve essere identificata con chiarezza le fonte
dei dati stessi e il ragionamento eventuale
che il paziente effettua per dare rilevanza a essi.
Porre
l’accento sui dati dell’esperienza non è sempre un lavoro
facile in quanto l’iniziale messa in discussione di una
evidenza “sensoriale” o “percettiva” è un fatto
indubitabilmente contro-intuitivo, tuttavia tramite questa
tecnica il paziente può accedere alla migliore valutazione
degli eventi; inoltre, il terapista può evidenziare come il
soggetto abbia utilizzato determinati processi cognitivi o
abbia commesso determinati errori cognitivi, e ciò è
determinante per l’analisi del personale stile disfunzionale
di ragionamento e quindi per l’eventuale addestramento e
modificazione.
Il
terapista, in questa maniera, può disporre una modificazione
dello stile attribuzionale del paziente e un allenamento
mirante al miglioramento degli errori cognitivi
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