La parola italiana anima parte dal greco ànemos (dove
significa "vento" - e di questo significato si trova ancora
traccia nel nostro anemometro - ma anche, nel linguaggio
figurato, "passione" e "incostanza"). Nella Grecia antica si
faceva a volte riferimento all'anima con il termine psychè
(come avviene nel termine moderno psicologia), con un
significato più vicino a spirito (vitale). Nell'induismo si fa
riferimento all'Atman, espirazione, anima.
In latino anima indica propriamente ciò che spira, il soffio,
il vento, e anche l'elemento aria. Da questo significato passa
a quello di "respiro", nel senso dell'aria che si aspira, e
per traslato indica la vitalità primordiale, animale, basata
appunto sull'atto del respirare.
Difficile da definire sinteticamente, alla rappresentazione
dell'oggetto-anima ci si può avvicinare meglio attraverso
alcune delle contrapposizioni in cui è implicato:
anima / corpo, dove rappresenta il principio vitale di natura
immateriale che, finché è presente, rende la materia altra da
sé;
anima / spirito, dove rappresenta il principio senziente
contrapposto a quello raziocinante;
anima / animo, dove rappresenta una sensibilità di tipo
ricettivo contrapposta ad una di tipo attivo e appropriativo.
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