Descrizione:
Conosci te stesso! Questo imperativo non
guida sempre le nostre riflessioni e, più spesso di quanto non
vogliamo ammetterlo, finiamo con il rallentare e perfino
bloccare tale ricerca non tanto per l'impegno che essa
comporta ma per le paure che suscita.
Per conoscerci davvero dobbiamo procedere levando qualcosa
alla nostra immagine, scalzando quanto vi è d'effimero o
transitorio (come i ruoli e la maschera sociale), isolare e
distinguere le ragioni contingenti dell'agire dalle
motivazioni profonde, quelle motivazioni che sono come la
musica e l'armonia di base della nostra vita e che designano
l'individuo come persistenza e continuità. Scoprire significa
abbandonare, dismettere le illusioni e gli inganni, accettare
spiegazioni inaudite, cogliere affinità remote…
Questo esame delle ragioni interiori, dei motivi profondi del
nostro essere così come siamo, comporta una trasformazione.
Scoprire (nel duplice senso di togliere ciò che copre e cela e
di trovare e chiarire) le radici del nostro essere è
certamente il fine d'ogni scienza umana ed in particolare
della filosofia e della psicologia, tuttavia un apporto del
tutto speciale alla realizzazione di sé, nel duplice senso
della presa di coscienza e della concretizzazione delle
proprie genuine attitudini, ci è dato dalla psicologia
analitica di Jung.
Centrale in questa psicologia, che quest'opera illustra con
acume e grande chiarezza espositiva, è l'idea che, per così
dire, ogni persona esprima un mondo. Ogni singola vita è un
percorso d'individuazione. Ciò che io sono e che sono portato
a divenire non è solo il frutto della mia storia, degli
accidenti della vita, ma ha radici anteriori. Molto anteriori,
assolutamente arcaiche e primordiali, che investono le
fondamenta stesse della mia natura d'uomo e di donna. Questi
contenuti archetipici, atemporali e che però agiscono nella
storia, sono rintracciabili nei miti, nei modelli ideali,
nelle aspirazioni d'ogni cultura umana. La ricerca delle
fondamenta di Sé, della nostra natura più intima e vera, passa
attraverso il rispecchiamento nel collettivo, nel primordiale
punto di partenza che ci accomuna. Questo libro ha l'ambizione
di accompagnare il lettore, come una guida solerte ed attenta
agli ostacoli, almeno nel primo tratto di tale fondamentale
cammino.
SOMMARIO:
I. Le strade della psicologia analitica
1.1 Differenza tra coscienza e psiche
1.2 L'inconscio collettivo e gli archetipi
1.3 La manifestazione degli archetipi nella storia collettiva
e in quella personale
1.4 Caratteristiche degli archetipi
II. Il pensiero junghiano in Perry, Hillman e Neumann
2.1 Perry e la psicosi come possibile crisi di sviluppo
2.2 Relazioni tra complesso, archetipo e simbolo
2.3 Il mito coem struttura a priori della psiche
2.4 L'immagine di sé
2.5 La psicosi e il rituale del rinnovamento
2.6 Le nozioni di Anima e di Animus nella psicologia analitica
2.7 Anima e figura materna
2.8 la nozione di anima in J. Hillman
2.9 Caratteristiche dell'anima
2.10L'anima nascosta della res extensa
2.11 L'Animus della donna in E. Harding
2.12 I gradi di sviluppo della psiche femminile in E. Neumann
III. La psicologia analitica come metapsicologia del futuro in
Marie-Louise von Franz
Introduzione
3.1 Le strutture archetipe primigenie: la psiche e la materia
3.2 Il principio di causalità
3.3 La materia oscura dell'universo psicofisico: la
sincronicità
3.4 La sincronicità come relazione significante
3.5 La sincronicità e l'inconscio collettivo
3.6 La sincronicità in relazione alle coordinate
spazio-temporali
3.7 Contributi di E. Neumann sull'ipotesi della sincronicità
3.8 La sincronicità in relazione al numero
3.9 Il valore numerico dell'alfabeto ebraico in relazione
all0inconscio collettivo
3.10 Il futuro della psicologia analitica
IV. Le fiabe e l'inconscio collettivo
4.1 Le immagini archetipe all'interno della produzione
fiabesca
4.2 La nascita della fiaba e le sue caratteristiche
4.3 Il processo di individuazione nelle fiabe
4.4 L'individuazione nel Puer aeternus
4.5 la psiche femminile analizzata attraverso le fiabe
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