Descrizione:
Un
paziente con disturbo da attacchi di panico si rifiuta di fare
un viaggio in aereo: inutile usare le statistiche per
dimostrargli che l’aereo è un mezzo sicuro. Non ha paura del
volo: ha paura di se stesso, delle proprie reazioni, di stare
male a livello fisico, di non farcela. Teme di impazzire, di
mettersi in evidenza con comportamenti bizzarri, forse di
morire.
Incredibili circoli viziosi intrappolano il paziente con
panico. Un innocuo episodio di lieve tachicardia viene
interpretato come un infarto: ciò stimola sempre più la
tachicardia. Qualsiasi mal di testa fa pensare all’ictus, la
tensione contribuisce ad aumentare sempre più la cefalea. Ogni
capogiro è segno di perdita di controllo, di follia, di
malattia mortale; in queste condizioni il paziente respira
molto intensamente e ciò aumenta i capogiri. La paura di star
male amplifica sempre più i sintomi.
In preda a crisi vissute come gravissime il paziente va al
pronto soccorso e dopo ore di attesa, 30 gocce di ansiolitico
e un elettrocardiogramma, si sente dire che non ha niente: è
solo ansia. Non è vero che il panico non sia niente.
Di panico non si muore, ma ci si sente morire e in effetti ci
si rinchiude in una non vita. Di panico non si impazzisce, ma,
in preda al panico, si cerca la sicurezza con comportamenti
che possono sembrare pazzeschi. Di panico si guarisce. Non è
poi così difficile. Conoscere la patologia e le tecniche più
efficaci è il primo passo. Comprendere che il malessere del
paziente non è una recita e che l’intervento non può limitarsi
alla tradizionale analisi di pensieri e ricordi, la premessa
indispensabile.
INDICE
Gli autori
Prefazione
1) Il primo incontro con il paziente affetto da disturbo da
attacchi di panico
2) Definizione degli attacchi di panico
3) Epidemiologia del disturbo di panico e patologie associate
4) La persona con panico
5) Che cosa induce le sensazioni temute?
6) Assessment: valutare il caso di disturbo da attacchi di
panico
7) Strumenti utilizzati nella valutazione del DAP
8) La formulazione del caso con il paziente affetto da panico
9) L’intervento farmacologico nel disturbo di panico
10) Il trattamento cognitivo-comportamentale del panico
11) La terapia breve strategica del disturbo da attacchi di
panico
12) Disturbo di panico e terapia psicoanalitica
13) LIDAP: l’auto-aiuto nel disturbo da attacchi di panico
14) L’intervento dello psicologo all’interno e all’esterno del
gruppo di auto-aiuto
15) Le dinamiche familiari del paziente affetto da disturbo da
attacchi di panico
16) L’integrazione dell’EMDR nel trattamento del disturbo da
attacchi di panico
17) Psicoterapia ipnotica: l’approccio neoericksoniano per la
cura del disturbo di panico
18) L’uso della realtà virtuale nel trattamento dell’attacco
di panico
19) L’utilizzo di Internet nel trattamento dell’attacco di
panico
20) Non tutte le ciambelle riescono col buco: cause e
caratteristiche dei fallimenti e della resistenza al
trattamento
Bibliografia
GLI AUTORI
Francesco Rovetto si è laureato
nel 1973 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli
Studi di Milano, specializzandosi successivamente in
Psicologia a indirizzo clinico e in Psichiatria. Ha
trascorso periodi di studio all’estero (Stati Uniti e
Inghilterra) e per un anno ha svolto attività di ricerca
presso l’Accademia Sovietica di Scienze di Mosca. Ha tenuto
seminari di Psicofisiologia presso la Facoltà di Medicina
dell’Università degli Studi di Milano, ha insegnato
Psicologia presso l’Università degli Studi di Cagliari e
Psichiatria presso la Facoltà di Psicologia di Padova.
Attualmente insegna Psicologia Clinica presso l’Università
degli Studi di Parma.
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