Descrizione:
Si può
usare la forza con chi è più debole? Scommetteremmo che la
risposta - immediata - che viene spontanea sia agli esperti,
psicologi, educatori e operatori sociali, sia alle altre
persone, è: "certamente no! Poverino".
In questo libro, invece, si sostiene che non solo si può, ma -
in qualche modo - si deve. L’operatore deve usare la forza, ma
soprattutto deve confidare e sviluppare la forza dei propri
clienti. Si tratta evidentemente di intendersi su cosa si
intende per "forza". La forza di cui si tratta nel volume
deriva dal sentimento di potere che le persone hanno, per
usare un termine oggi assai diffuso, il loro empowerment. Non
di un potere di sopraffazione, però, ma di un potere di
autonomia che può trasformarsi in servizio. Di un potere forte
ma pacato, non autoritario ma di potenziamento.
Si tratta della forza del costruire contrapposta alla
sconfitta del distruggere. Di una forza legata ai concetti di
libertà e responsabilità, di creatività e partecipazione.
Per molto tempo (e per molti versi ancora oggi) chi ha operato
sul disagio lo ha fatto a partire da una concezione quasi di
ineluttabilità, come se la persona in difficoltà fosse - per
questo - definita dall’essere priva di risorse e possibilità.
L’approccio dell’empowerment, al contrario, propone di partire
da ciò che la persona già possiede, per svilupparlo.
Aumentandone così le possibilità d’essere e d’agire.
L’autore raccoglie in questo volume l’esito di un decennio
circa di esperienze di ricerca, formazione e intervento in
ambito sociale ed educativo, operate nel nostro paese e
all’estero, il cui filo rosso è sempre stato quello di
un’ipotesi positiva circa le possibilità delle persone, della
loro efficacia e responsabilità.
Nel libro si propone ai lettori sia una riflessione teorica
del processo di sviluppo del sentimento di potere personale,
sia un approccio metodologico e alcuni strumenti operativi per
facilitarne la crescita in quelle persone che si trovano in
una condizione di disagio psicosociale
INDICE
L’Autore
Quasi una presentazione
Prefazione
Introduzione. Qual è il potere dell’empowerment
Parte I - Una promessa di metodo
1) Approcci antropologici e modelli di intervento sociale
2) Il sistema motivazionale della persona
3) Autostima, autoefficacia, responsabilità
Parte II - Disagio e potere personale
4) Diversi orientamenti per il trattamento del disagio
5) La psicologia di comunità e il superamento del paradigma
della debolezza
6) Il self empowerment come modello applicativo dell’azione
positiva
7) Potere e personalità
Parte III – Lineamenti di un metodo per lo sviluppo del
potere della persona
8) Il trattamento del disagio: approcci a confronto
9) Il modello operativo del self empowerment nel disagio
della persona
10) La progettazione dell’intervento di self empowerment e
la sua realizzazione
11) Killer e de-killering
Parte IV – Strumenti di potere
12) Il counseling di empowerment, uno strumento di sviluppo
individuale
13) L’orientamento, uno strumento di apertura di possibilità
14) L’autoritratto, uno strumento di conoscenza e azione sul
sé possibile
15) Formazione al lavoro e apprendistato, uno strumento di
adultità
16) Il gruppo generativo, uno strumento di sviluppo
personale e relazionale
Conclusioni. Chi dà il potere all’empowerment?
Bibliografia
GLI AUTORI
Stefano Gheno
insegna Psicologia dei gruppi e delle
organizzazioni sociali presso la facoltà
di Sociologia dell’Università Cattolica di
Milano.
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