Descrizione:
Gli psicologi si occupano solitamente
delle patologie, perché è per queste che le persone si
rivolgono a loro: dunque dell'anoressia e della bulimia - e
non del piacere di mangiare e bere nella vita quotidiana -
della nevrosi e della psicosi - e non della normalità. Della
tristezza, insomma, non dell'allegria. Quando si occupano di
temi diversi l'occasione è da non perdere. Scherzare e ridere
di sé, degli altri e della vita, tenere insomma un
comportamento spiritoso, è cosa piacevole e utile anche per il
proprio equilibrio psichico. In questo libro si guarda alle
vicende umane con un atteggiamento che ne fa emergere gli
aspetti paradossali, inconsueti e divertenti.
Aiutati dalle efficaci esemplificazioni di una nutrita serie
di vignette di Roy Nixon, di barzellette e aneddoti, quasi
un'allegra colonna sonora al testo, gli autori individuano i
meccanismi per far ridere e quelli che ci fanno ridere,
esplorandoli in diversi ambiti in cui si può giocare la
questione umoristica, quali scuola, tribunale, psicoterapia,
mass media, rapporti di coppia.
La lettura di quest'opera consente di verificare come colga
nel segno Charlie Chaplin, quando dice "una giornata senza un
sorriso è una giornata perduta".
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