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Titolo: Giovani e crimini violenti
 

Autore: -   Giovanni Ingrascì, Massimo Picozzi

Anno di pubblicazione: 2002

 

Pagine: - 365 pagine

 

Casa Editrice: -   McGraw-Hill    

 

 

Prezzo:   euro 29,00

 

Descrizione:

Omicidi efferati, violenze sessuali, baby gang: scenari inquietanti, il dilagare di una aggressività incontrollata, l’incapacità di tollerare le frustrazioni, di mentalizzare ed elaborare i fisiologici conflitti adolescenziali in una mediazione che consenta la crescita.
Su ciascun episodio che giunge a configurare un reato ecco poi l’inevitabile amplificazione mediatica che semplifica, banalizza, riduce e propone soluzioni immediate; prima fra tutte, la sanzione, con le sue varianti: l’inasprimento delle pene, l’abbassamento dell’età per l’imputabilità. Ma colui che intenda professionalmente accostarsi alla sfida che la violenza giovanile pone al mondo degli adulti, non può accettare un simile approccio: deve conoscere i presupposti teorici dell’aggressività, le dinamiche nei gruppi, l’incidenza dei quadri psicopatologici, l’influenza dei media nel suscitare o innescare condotte violente, le potenzialità di recupero insite anche nel sistema della giustizia penale minorile.
Una sfida, dunque, ancor più importante e delicata quando si evidenzi che, a dispetto del comune sentire, omicidi e, in genere, crimini violenti compiuti da ragazzi, non sono aumentati nel corso degli ultimi dieci anni.
Gli autori, entrambi testimoni in prima linea, si propongono attraverso la narrazione di casi e la collaborazione di importanti e accreditati ricercatori, di presentare il fenomeno analizzandone origine, caratteristiche, predizione, trattamento e recupero, in una sintesi ricca di spunti anche critici: genetica e ambiente legano indissolubilmente i figli ai loro padri.

 

Indice

Autori
Presentazione
Prefazione
Ringraziamenti
1. Giovani e crimini violenti: una definizione del campo
2. L’aggressività nello sviluppo psicologico
3. La funzione del gruppo in adolescenza: dal gruppo dei pari al gruppo violento
4. Violenza e psicopatologia in adolescenza
5. Medici legali, psichiatri e giovani autori di reato: discussioni dalla storia
6. Le storie: Paolo e l’omicidio dei genitori
7. Le storie: Sandro, il gruppo delinquenziale e una rapina finita in omicidio
8. Le storie: Giacomo e la violenza sessuale in famiglia
9. Prevenzione e trattamento dei comportamenti violenti in adolescenza
10. Il rapporto tra media e violenza: mito o realtà?
11. Il ruolo dei servizi psico-socio-educativi nel trattamento dei giovani responsabili di reati contro la persona
12. I delitti violenti nel circuito penale minorile
13. Il processo penale minorile: un fiore all’occhiello del sistema giudiziario italiano
14. L’istituto della messa alla prova nei crimini violenti
15. I futuri scenari della giustizia penale minorile
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice analitico
 

GLI AUTORI

Giovanni Ingrascì entra in magistratura nel 1967, svolgendo le funzioni di giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Milano fino al 1976, quando si trasferisce a Lipari come Pretore del Mandamento occupandosi prevalentemente di reati ambientali. Rientra a Milano nel 1986 dapprima come Sostituto Procuratore, successivamente dal 1991 nell’attuale funzione di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Collabora con istituzioni pubbliche e associazioni no profit in qualità di docente in vari corsi di formazione per avvocati e insegnanti sul diritto minorile.
Massimo Picozzi ha iniziato la professione medica occupando per alcuni anni il ruolo di dirigente medico in strutture penitenziarie, per poi operare in Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. Nel 1999 ha lasciato la carriera ospedaliera per iniziare una collaborazione scientifica con la Cattedra di Criminologia dell’Università di Milano. Da oltre 15 anni svolge attività di consulente e perito per procure e tribunali, valutando in sede psichiatrico-forense i minori autori di omicidio, anche nei casi di maggior risonanza presso l’opinione pubblica. È docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università C. Cattaneo, LIUC di Castellanza (VA) e collabora con l’Unità per l’Analisi del Crimine Violento (UACV) della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
È attualmente responsabile della Sezione di Psicologia Investigativa e Psicopatologia delle Condotte Criminali presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Parma


 

 

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