La dissociazione mentale è il male
oscuro del nostro tempo, i cui sintomi sono tanto diffusi
da passare quasi inosservati. Si moltiplicano i sintomi
lievi di dissociazione come: inspiegabili amnesie, avere
la sensazione di sognare, percepire il proprio corpo come
estraneo. Questa “epidemia” è dovuta agli effetti
combinati della globalizzazione e delle nuove tecnologie
come il cellulare, l’Ipod, senza contare l’effetto
dissociante di social network come Facebook che ci fanno
vivere in una doppia dimensione. Considerando inevitabile
la dissociazione, l’Autore invita a fare di necessità
virtù, utilizzando le diverse personalità che coabitano in
noi come una ricchezza anziché come un handicap, e ce lo
dimostra parlandoci della sua stessa dissociazione e
spiegandoci come le sue proprie personalità siano al
servizio della terapia, e si alternino in funzione alle
esigenze del paziente.