Descrizione:
Per molti
anni è stato un libro di culto, considerato fondamentale, ma
introvabile. Un testo folgorante, rimasto quasi sconosciuto
per la prematura morte del suo autore. Una radicale
riformulazione delle teorie freudiane. Un libro che avrebbe
potuto cambiare la storia della psicoanalisi. Un caso
scientifico ed editoriale. Una scoperta. In prima traduzione
italiana.
Le origini dell’amore
e dell’odio
è stato scritto dallo
psichiatra scozzese Ian Suttie (1889-1935) nel periodo in cui
Freud realizzava i suoi più importanti studi sulla cultura e i
pionieri della psicoanalisi infantile stavano aprendo nuove
fondamentali prospettive alla disciplina psicoanalitica. A
lungo trascurato a causa della prematura morte del suo autore,
è un testo che, riletto ora, apre importanti prospettive sul
futuro della disciplina analitica. In particolare, costituisce
un’intensa e originale critica dell’istinto duale (Eros e
Thanatos) che è alla base della psicoanalisi freudiana. Per la
sua visione più ottimistica della natura psichica dell’uomo,
rappresenta un importante messaggio per gli uomini e le donne
di oggi. Un testo che anticipa le elaborazioni teoriche di
Fairbairn, Guntrip, Balint, Winnicott e Bowlby, e costituisce
«la prima critica davvero completa e costruttiva delle idee di
Freud nelle loro applicazioni sociali» (The
Times Literary Supplement).
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