Il più comune tra i disturbi d'ansia e il -disturbo d'ansia
generalizzato- che, tuttavia era considerato, fino a qualche
anno fa, un disturbo minore, residuo, poco considerato e non
ritenuto un -reale male- con una sua diagnosi ben definita. Da
qualche anno, invece, è entrato a pieno titolo ad essere
trattato come una psicopatologia, in particolare in quei casi
in cui si presenta in modo persistente e invalidante. I
pazienti affetti da questo problema appaiono particolarmente
tesi e sempre preoccupati in modo esagerato per quanto
interessa una moltitudine di situazioni quotidiane. Il
disturbo d'ansia generalizzato è un disturbo molto comune,
infatti le statistiche riportano una incidenza pari al 5%
della popolazione ogni anno, inoltre pare essere il disturbo
che più frequentemente si associa (comordidità) con i disturbi
dell'umore come ad esempio la depressione. Malgrado tale
disturbo sia così diffuso, soltanto un terzo della popolazione
colpita si rivolge dallo specialista per le cure necessarie.
La ricca manifestazione somatica del disturbo fanno si che il
paziente si rivolga ad un gran numero di specialisti (uno per
ogni singolo sintomo presentato): cardiologi, pneumologi,
gastroenterologi, eccetera, prima di rivolgersi allo
specialista dei disturbi psicologici. Di questi, relativamente
in pochi accettano e riconoscono la diagnosi di disturbo
d'ansia generalizzato (GAD) o di altro disturbo d'ansia
considerando l'importanza di un appropriato intervento di
sostegno psicologico, psicoterapico o farmacologico su questo.
Solitamente il proprio stato di malessere viene considerato un
qualcosa di riferito a un problema organico più che
psicologico e, per questo, è frequente che il paziente
continui nella sua richiesta di svariate consulenze
rivolgendosi ad altri specialisti, ad ambulatori e a strutture
sanitarie. L'età di esordio del disturbo nell'età evolutiva
(fanciullezza e adolescenza) è tuttavia difficile da definire
infatti la maggior parte dei pazienti riferiscono di essere
stati sempre apprensivi ed ansiosi tanto che finiscono per
credere di essere (usando anche un linguaggio tecnico, ma non
competente) caratterialmente in quel modo... di avere quel
particolare tipo di personalità. Finiscono in fine a non
essere più in grado di riconoscere in loro quale è uno stato
patologico, e quale, invece, sarebbe uno stato normale di
essere. Ciò nonostante si può dire che l'esordio di un Gad si
ha solitamente prima dei 20 anni e che nel 60% dei casi, ad
essere colpite sono donne. L'andamento del disturbo è
tendenzialmente cronico, risentendo particolarmente dei
periodi soggetti ad un alto livello di stress, e proprio in
questi periodi si presenta una fase in cui i sintomi diventano
e sono percepiti come più acuti.
Per poter fare diagnosi di GAD gli specialisti si riferiscono
al Manuale di Diagnosi e Statistica dei Disturbi Mentali (D.S.M.
IV-TR) o al corrispettivo Manuale internazionale di diagnosi
I.C.D. 10 . In questi manuali sono presentate le caratteriste
e soprattutto i criteri che permettono la distinzione con
altri disturbi e quindi il riconoscimento dei sintomi con un
relativo nome esatto di disturbo (etichetta diagnostica).
Le caratteristiche di manifestazione più importanti del GAD
sono (secondo il D.S.M.):
1. La presenza di ansia e preoccupazione eccessiva (attesa
apprensiva) per almeno 6 mesi consecutivi, riguardo a una
quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative
o scolastiche).
Il paziente si sente incapace di controllare tale
preoccupazione e l'insieme di sintomi causa del disagio
clinicamente significativo con compromissione della
funzionalità sociale, lavorativa, familiare, individuale.
2. All'ansia e alla preoccupazione sono associati almeno tre
dei seguenti sintomi (nei bambini ne è sufficiente uno):
- irrequietezza o sentirsi tesi e con i nervi a fior di pelle;
- facile affaticabilità;
- irritabilità;
- tensione muscolare;
- alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a
mantenere il sonno, o sonno inqiueto e insoddisfacente)
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