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L'ansia dalla
prospettiva psicologica |
Esistono moltissime teorie psicologiche dell'ansia: teoria
psicoanalitica e psicodinamica, teorie del comportamento e
teorie cognitive. Le prime hanno focalizzato la loro
attenzione sui sintomi come un'espressione di conflitti
inconsci irrisolti. Ad esempio i comportamenti compulsivi
ritualistici possono essere interpretati, secondo questa
scuola, come conseguenza di un meccanismo per la difesa di un
equilibrio intrapsichico e che serve, quindi, a canalizzare
via l'energia psichica dagli impulsi in conflitto o proibiti
alla coscienza. I comportamenti fobici sono stati
interpretati, similmente, come conseguenza del meccanismo di
spostamento.
Dalla prospettiva psicodinamica, l'ansia riflette solitamente
i conflitti più fondamentali e più insoluti nei rapporti
intimi o nelle espressioni di rabbia.
Le teorie del comportamento più recenti hanno dato risalto
all'importanza di due tipi di apprendimento: condizionamento
classico ed apprendimento imitativo o di osservazione. Queste
teorie hanno alla base forti prove pratiche per sostenerle
scientificamente. Nel condizionamento classico, uno stimolo
neutrale acquista la capacità di produrre una risposta di
paura dopo abbinamenti ripetuti con uno stimolo spaventoso.
Nell'apprendimento imitativo, il comportamento imitativo è
acquisito osservando le reazioni di altre persone esposte allo
stesso stimolo e traendo da questi dei modelli propri di
comportamento e quindi di reazione. |
Direttore: Dott.
Pierpaolo Casto
- Psicologo e
Psicoterapeuta - Specialista in Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale
Via Mazzini, 76
73042 CASARANO (Lecce) Tel. 328. 9197451
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