Un nuovo filone di ricerca propone che l'ansia abbracci una
vasta gamma di neurocircuiti.
Questa teoria mette in evidenza l'importanza di due centri:
l'ippocampo e l'amigdala. Questi centri, a loro volta, si
pensa attivino l'asse ipotalamico-pituitario- corticosurrenale.
L'ansia differisce dalla paura, in quanto lo stimolo che
produce l'ansia non č presente nell'ambiente reale, o non č
immediatamente minaccioso, ma, la previsione di pericolo, fa
si che l'ipereccitazione, la vigilanza, la preparazione
fisiologica e gli schemi cognitivi, si preparino e manifestino
allo stesso modo. I tipi differenti di fattori o di inneschi
interni o esterni agiscono per produrre i sintomi del distubo
d'ansia generalizzato, di attacco di panico, di agorafobia, di
disordine post-traumatico da stress, delle fobie specifiche,
del disturbo d'ansia generalizzato e di quel tipo di ansia che
frequentemente si presenta nella depressione.
E' attualmente interesse della ricerca cercare di determinare
se la sregolatezza di queste vie fisiologiche della paura
conduca ai sintomi dei disordini di ansia. E' stato stabilito
da tecniche di neuroimaging e Pet encefalica che anche
l'amigdala umana (come precedentemente era gią stato
dimostrato con esperimenti di laboratorio sugli animali) č
coinvolta nelle risposte di paura.
|